Al contrario di quanto si è portati a pensare, le nuove abitazioni hanno più problemi di muffa rispetto a quelle più datate.
Il motivo è semplice: negli edifici di recente costruzione si fa molta attenzione ad utilizzare infissi a tenuta pressoché stagna. Se questo da un lato rappresenta un grande vantaggio in termini di risparmio energetico e conservazione del calore, d’altro canto porta a trattenere in casa un’umidità relativa elevata e ciò crea la condizione più favorevole al proliferare delle muffe su pareti e soffitti. 
A parte risolvere il frustrante aspetto estetico, assai poco decorativo, della muffa, rimuoverla e seguire tutti i consigli per prevenirla, è di fondamentale importanza per la nostra SALUTE (controllate qui se pensate di avere i sintomi dell’intossicazione da muffa) .
Proprio per questo, prima di procedere alla RIMOZIONE DELLA MUFFA, attrezzatevi in modo da non rischiare né di INALARE LE SPORE (basta indossare una mascherina usa e getta), né di DISPERDERLE NELL’AMBIENTE (è questo il modo in cui proliferano e non farete altro che spostare il problema in qualche altro lato della casa).
Dal momento che questi funghi si propagano molto velocemente, non aspettate che compaiano chiazze più grandi: fermate il fenomeno immediatamente, non appena osservate i primi piccoli spot.
PARTIAMO DALLE CAUSE
Prima di passare ai consigli di prevenzione e intervento, vi suggeriamo di valutare quali siano le cause che hanno permesso alla muffa di insinuarsi in casa vostra. Sicuramente ci sono tante cose che potete fare da soli e che probabilmente saranno sufficienti a risolvere il problema, ma, se vi rendete conto che il problema persiste o che, peggio, la muffa ha infiltrato i muri o addirittura è entrata dall’esterno e magari è penetrata nelle fondamenta (succede nelle abitazioni con giardino), è il caso di chiamare un professionista che vi aiuti a gestire la situazione.
Se ad esempio la muffa ha attecchito su una parete in cartongesso o su una parete non tinteggiata, probabilmente sarà riuscita ad infiltrarsi. In questo caso dovrete quasi sicuramente rivolgervi ad un esperto, che dovrà fare una diagnosi e prospettarvi la migliore soluzione da attuare (solitamente, nel caso del cartongesso sarà necessario fare un tassello nel muro e poi ripararlo).
QUAL E’ LA MIGLIORE BUSSOLA NELLA BATTAGLIA CONTRO LA MUFFA?
Il miglior alleato che possiate avere è l’IGROMETRO DIGITALE: controll
ate sul display che l’umidità della stanza non superi mai il 50%. Se ciò dovesse accadere, passate subito ai Consigli fai da te per prevenire l’insorgenza della muffa.
I 5 CONSIGLI FAI DA TE PER PREVENIRE l’insorgenza della muffa
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Ricavate almeno 5 minuti, prima di uscire di casa al mattino, per ARIEGGIARE le stanze. Fatelo OGNI GIORNO: questo semplice accorgimento farà diminuire rapidamente l’umidità relativa e ridurrà la temperatura degli ambienti (oltre all’umidità anche una temperatura interna superiore all’esterna favorisce la formazione della muffa). Si tratta di un gesto particolarmente importante per i locali non raggiunti dalla luce naturale.
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Sempre ai fini di tenere sotto controllo l’umidità relativa, ACCENDETE LA CAPPA e/o APRITE LA FINESTRA in cucina, dopo aver fatto bollire l’acqua o utilizzato il forno. Stessa cosa dopo una doccia antistress, di quelle che fanno appannare vetri e specchi.
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NON STENDETE I PANNI IN CASA, a meno che non siate costretti a farlo per ragioni di spazio o di condizioni metereologiche.
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LAVATE E DISINFETTATE vestiti, tappezzeria, mobili, pavimenti e tutto ciò che potrebbe essere venuto a contatto con le spore, anche e soprattutto dopo la rimozione delle stesse.
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Azionate il DEUMIDIFICATORE ogni volta che, anche dopo aver messo in atto tutti i consigli precedenti, l’umidità relativa continua ad essere sopra al 50%.
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Effettuare una REGOLARE DETERSIONE degli ambienti più a rischio con agenti disinfettanti aiuta notevolmente a prevenire l’insorgenza di muffe: in questo modo si elimineranno le spore ancora prima che la muffa sia visibile ad occhio nudo.
L’odore di muffa è sgradevole. Per purificare e profumare l’aria, preferite diffusori di olii
essenziali come lavanda, eucalipto e tea tree oil, che hanno anche proprietà disinfettanti naturali. Si comprano in erboristeria.
I 3 CONSIGLI FAI DA TE PER RIMUOVERE LA MUFFA dalle superfici lavabili
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PREPARAZIONE – Prima di iniziare la fase operativa della battaglia antimuffa, assicuratevi di seguire i seguenti accorgimenti:
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Indossate mascherina, guanti, occhiali e vestiti vecchi (oppure una tuta di carta usa e getta) per evitare di inalare o entrare in contatto con le spore. Quando avrete finito potrete lavare e disinfettare vestiti e tappezzeria con detergenti/disinfettanti e acqua CALDA.
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Tenete aperte le finestre mentre effettuate le operazioni di pulizia.
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PULIZIA E DISINFEZIONE – Procedete con la detersione di pareti e soffitti tinteggiati con pitture lavabili, mattonelle, armadi di materiale lavabile, etc. Per procedere potete acquistare prodotti specifici – in commercio ne esistono un’infinità – oppure utilizzare un ANTIMUFFA FATTO IN CASA.
Noi de ILdettofatto, vi proponiamo queste ricette di antimuffa casalinghi, ma saremmo felici di conoscere il vostro personale rimedio fai da te a questo fastidioso inconveniente.
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Antimuffa fai da te al borace. Si prepara con: 2 cucchiai di borace (si acquista più facilmente in farmacia) + 60 ml di ace
to di vino bianco + 500 ml di acqua calda. Mescolate gli ingredienti in una ciotola, fino a completa dissoluzione del borace. Versate il liquido ottenuto in una bottiglia con erogatore spray (utilizzate la bottiglia di un qualsiasi detergente terminato, dopo averla sciacquata con cura). Spruzzate abbondante detergente sulle pareti, soffitti, mattonelle, etc. e rimuovete il tutto con l’aiuto di una spugna che provvederete a sciacquare di tanto in tanto. Dopo aver rimosso tutte le tracce visibili di muffa, spruzzate ancora le aree int
eressate con il prodotto e lasciate asciugare.
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Antimuffa fai da te alla candeggina. Si prepara con: 60 ml di candeggina + 500 ml di acqua calda. Stesso procedimento del precedente. L’operazione si ripete fino a completa scomparsa di ogni segno evidente di muffa.
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A questo punto, se l’operazione di pulizia è arrivata a rimuovere parte della pittura, sarà necessario RI-TINTEGGIARE. Se le aree ‘scoperte’ sono piccole e ve la sentite, potete fare da soli, se invece si tratta di rimettere tutto a nuovo, forse vi conviene rivolgervi ad un esperto. In ogni caso, dopo aver carteggiato, conviene sempre ma soprattutto in caso di muffa, si passa prima il fissativo e poi la pittura anti-muffa. Qui ve ne elenchiamo alcune di buona qualità.
LISTA DELLA SPESA:
Riepilogando…se avete deciso di diventare dei campioni dell’antimuffa, questi sono i 4 strumenti del mestiere, che dovrete assolutamente procurarvi:
IGROMETRO DIGITALE
DEUMIDIFICATORE
DETERGENTE ANTIMUFFA
FISSATIVI E PITTURE ANTIMUFFA